Scrittore e critico
letterario italiano. Allievo di C. De Lollis, insegnò Lingua e
Letteratura francese nell'università di Roma. Condirettore de “La
Cultura” (1930-33) e direttore della “Fiera letteraria”
(1948-49), fu un elegantissimo saggista che alla raffinatezza dell'analisi
stilistica associò un vivo interesse per l'indagine psicologica.
T. si dedicò in particolare a studi su Stendhal (
Nell'Italia
romantica sulle orme di Stendhal, 1924;
Incontri di Stendhal, 1958),
segnalandosi inoltre per i suoi studi di carattere critico-erudito
(
Rilegature gianseniste, 1930;
Il lettore vagabondo, 1942;
La
pantofola di vetro, 1952;
L'azzurro di Chartres e altri capricci,
1958). Di una certa importanza anche le prose dedicate a Roma, raccolte in
Piazza Margana (1942),
La scala del sole (1945),
Tempo
ritrovato (1947), nonché gli studi su Carducci, D'Annunzio
(
Carducci e D'Annunzio, 1943) e Tommaseo, di cui curò una scelta
di scritti (2 volumi, postumi, 1959) (Roma 1886-1958).